Preghiamo o recitiamo formule?
Quante volte nella vostra vita avete pregato il Padre Nostro? Credo che nessuno riesca a contarle. Nel sentire le parole del Vangelo di oggi, di sicuro vi sarete stupiti che le parole usate da Luca sono diverse da quelle che usiamo noi normalmente. Perché c’è questa differenza? Per un motivo molto semplice: La Chiesa ha scelto di usare come testo ufficiale per la preghiera, quello presente nel Vangelo di Matteo, che appare più completo e poetico, ma Gesù non ha voluto insegnare una preghiera da ripetere a memoria, ma un modo di pregare. Per Lui la cosa importante non era che i discepoli imparassero una nuova formula da aggiungere a quelle che già conoscevano, ma che imparassero qual’è l’atteggiamento che devono avere quando pregano, cioè il porre il loro cuore e la loro mente in quello che dicono. È interessante notare la prima frase del vangelo di oggi: Gesù si trovava a pregare in un luogo appartato. Quando ebbe finito gli apostoli gli si avvicinarono e gli chiesero: “Maestro inseg...