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Visualizzazione dei post da novembre, 2021

Dio non gioca a nascondino

  Vegliate in ogni momento! (Lc 21,25-28.34-36) Il vangelo di oggi è molto simile a quello che abbiamo ascoltato e commentato due settimane fa e ne riprende il tema: la seconda venuta di Cristo. Come avevo detto in quell’occasione il brano si serve di un genere letterario tutto particolare chiamato linguaggio apocalittico, che non intende parlare di cose future ma   spiegare con dei simboli i problemi presenti e come superarli. Lo scopo di questo linguaggio che si era sviluppato esattamente durante un periodo di persecuzione era di incoraggiare gli ascoltatori a non vivere nel terrore di una fine tragica, ma nella coscienza che si stava realizzando un passaggio a una condizione di vita nuova che si sarebbe realizzata per mezzo di Dio. Il capitolo 21 del vangelo di Luca, da cui è preso il brano di oggi, infatti, inizia con l’annuncio della distruzione del tempio di Gerusalemme. I discepoli di Gesù sono ammirati dall’imponenza del tempio e dal fasto delle cerimonie. Gesù pre...

A chi vogliamo obbedire?

A chi vogliamo obbedire? (Gv 18,33-37)     La festa di oggi fu istituita solo nel 1925, periodo in cui in Europa stavano sorgendo regimi totalitari. Papa Pio XI volle far capire ai Cristiani che non è con il potere forte di questi regimi che si ottiene la pace (era appena terminata la Prima guerra mondiale), ma mettendo a capo della nostra vita Gesù, unico re dell’universo. Parlare di re vuol sempre dire parlare di potere. Il Vangelo di oggi paragona chiaramente due tipi di potere: quello di Pilato, responsabile politico della regione, e quello di Gesù che si proclama re ma che dice chiaramente: “ il mio regno non è di questo mondo ”, cioè vuole farci capire la differenza tra il modo in cui noi concepiamo il potere qui in terra e come lo concepisce Dio. Se noi oggi ci chiediamo chi è il nostro re, praticamente stiamo dicendo: a chi vogliamo obbedire? O forse ancora più precisamente: chi orienta, condiziona, diventa la ragione ultima, delle nostre scelte? Facciamo...

Quanto valgono due monetine?

Quanto valgono due monetine? (Mc 12,38-44) Siamo alla fine dell’apostolato di Gesù. Da quando è arrivato a Gerusalemme (domenica delle Palme), Marco ci riporta ben 7 dispute contro il modo di vivere di varie persone. Questa è l’ultima disputa contro gli scribi. Chi erano questi scribi? In tutta l’antichità, dove ben pochi sapevano leggere e scrivere, vi erano sempre nelle piazze delle persone dotte che facevano un po’ ciò che fanno oggi gli avvocati e i notai. Quando poi ci fu l’esilio a Babilonia, un gruppo di queste persone mise per iscritto il testo ufficiale della Torah cioè quello che oggi nella bibbia chiamiamo Pentateuco e che per gli Ebrei rappresenta il libro sacro della legge. Al ritorno a Gerusalemme, dopo l’esilio, essi portarono questo scritto e divennero gli interpreti ufficiali della legge, gli esperti, e quindi i garanti della rinascita religiosa del popolo di Israele. Essi, quindi erano visti con grande reverenza da tutti e tenuti in grande onore. Ebbene, Gesù inve...