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Visualizzazione dei post da ottobre, 2016

Beati chi? Osare per essere Santi

Festa di Tutti i Santi Carissimi, auguri. Prima di tutto perché oggi è il vostro onomastico, poi perché è la festa della nostra parrocchia. Stiamo celebrando la festa di tutti i santi, quelli canonizzati e no, quelli che hanno raggiunto la beatitudine con Dio in cielo. Ci hanno preceduti in quello che è anche il nostro destino, o meglio la nostra meta finale, sì perché tutti noi dobbiamo essere santi. Quando si sente la parola “santo” ci viene subito in mente qualcuno perfetto, qualcuno la cui statua sta sopra un altare, qualcuno molto distante da noi. Perché? Non c’è niente di più sbagliato. Ci sono santi di tutte le categorie, giovani o vecchi, poveri o ricchi, preti o suore o sposati, santi che hanno passato la vita in preghiera, santi immersi nelle opere sociali, santi che hanno condotto una normale vita quotidiana; europei o africani o asiatici o americani. Ci sono santi di tutti i tipi perché anche noi tutti, indipendentemente dalla nostra età, dalla nostra condizione soci...

Zaccheo: da peccatore emarginato a ospite di Gesù

Zaccheo Oggi il vangelo ci presenta un uomo descritto come grande peccatore, era il capo dei pubblicani, ma piccolo. Il più delle volte, quando pecchiamo, lo facciamo per il desiderio di sentirci grandi, potenti, e non ci rendiamo conto che invece diventiamo sempre più piccoli e deboli. Comunque questo peccatore è desideroso di incontrare il Signore. Sarà stata pura curiosità o magari un po’ di disagio interiore col desiderio di trovare qualcosa che gli manca? Capita a noi, alle volte, di sentire qualcuno che parla di cose belle, opere di bene, o di leggere delle notizie su qualcuno che fa bene, e provare dentro di noi il desiderio di fare lo stesso, di essere lì per incontrare quella persona, parlargli, quasi che lì ci fosse il compenso di un piccolo vuoto interiore. Di solito, noi rimaniamo fermi, ci limitiamo a lasciar passare un po’ di tempo e tutto torna come prima, Zaccheo, invece, no! Lui si mette in moto, si dà da fare per cercare questo Gesù di cui ha sentito parlare. Non...

Chi si salva prima: Chi non sbaglia o chi chiede scusa?

Il Fariseo e il Pubblicano Questo è per me uno dei passi evangelici più difficili da spiegare, non per una difficoltà di testo o di significato, ma perché è fin troppo chiaro e al tempo stesso ci chiama in campo direttamente e ci fa sentire, con vergogna, quanto siamo lontani dallo spirito che Gesù ci ha lasciato. La storia è molto semplice: due persone si recano nello stesso luogo a pregare. Uno è un Fariseo, una persona per bene, osservante di tutte le leggi, fedele a tutte le preghiere richieste dalla sua religione, l’altro è un peccatore pubblico.  Dall’introduzione ci si aspetterebbe un giudizio chiaro, ovvio al favore del primo, e invece il commento di Gesù ribalta esattamente le nostre attese: il buon Fariseo è condannato e il cattivo peccatore è perdonato. Qual è il problema? Nel pregare entrambi dicono la verità: Il Fariseo si rende conto di essere una persona retta, non esagera le sue doti e ne rende grazie a Dio, il peccatore si rende conto dei suoi sbagli e chied...

Cos'è che ci salva? l'obbedienza o l'amore?

Lc 17: 11-19. I dieci lebbrosi Quello di oggi è un testo pieno di contraddizioni, scritte a proposito apposta da Luca per dirci che i fatti raccontati non vanno presi solo in senso letterario ma soprattutto in senso figurato, in vista di un insegnamento più profondo. Vediamo alcune di queste contraddizioni: 1- Gesù è in viaggio verso Gerusalemme e passa in mezzo alla Samaria e alla Galilea. Prima di tutto bisognerebbe dire il contrario e cioè parte dalla Galilea, passa in Samaria e arriva a Gerusalemme. Gesù non sta seguendo una direzione logica, d’altronde non c’è niente di logico e di previsto nel nostro cammino verso la redenzione. Poi nella normalità dei casi, per scendere a Gerusalemme non conviene passare dalla Samaria sia per la ostilità della gente che per l’asperità del terreno. Di solito si scendeva nella valle del fiume Giordano e poi, giunti a Gerico si risaliva. L’indicazione di Samaria e Galilea sta ad indicare una terra piena di ribelli (la Samaria) e la ...

Siamo servi inutili? Ma nelle mani di Dio siamo strumenti preziosi.

Lc 17:5-10 essere servi inutili. Il vangelo di oggi ha tre argomenti legati fra loro: Fede, fede che si traduce in opere, modi di fare queste opere. Siamo al termine del viaggio di Gesù con i discepoli verso Gerusalemme, un viaggio in cui Luca inserisce la maggior parte dei discorsi e dei miracoli di Gesù. Essi servono sì per tutta la gente ma soprattutto per preparare i suoi discepoli all’evento centrale che inizierà dalla metà del capitolo 19 con l’ingresso a Gerusalemme. I discepoli hanno visto e sentito tanto durante questo viaggio e hanno capito una cosa: quello di Gesù è un messaggio difficile da capire ma soprattutto da vivere perché richiede un cambiamento totale di mentalità e di vita. Si riesce ad accettare questo solo se si parte dalla fede. Ma noi abbiamo la fede? Gli apostoli dicono: Signore accresci la nostra fede; e lui risponde: Quando si parla di fede non c’è il poco o il tanto, ma forse voi non avete neanche il poco. Attenzione! qui Gesù sta par...